Lorenzo Lotto (Venezia 1480 circa - Loreto 1556/1557)



Madonna con Bambino in trono e i Ss. Pietro, Cristina, Liberale e Girolamo (1505-1506 circa)
Olio su tavola, composizione principale 177x162 cm; lunetta 90x179 cm
Chiesa parrocchiale di Santa Cristina, Santa Cristina di Quinto di Treviso

Si tratta della prima opera di destinazione pubblica eseguita dall'artista per l'altar maggiore della chiesa, la cui commissione al giovane artista fu probabilmente favorita dall'allora vescovo di Treviso Bernardo de' Rossi di cui Lotto eseguì un ritratto ora conservato a Napoli nella Pinacoteca Nazionale di Capodimonte. L'opera è probabilmente di poco successiva alla Pala di San Zaccaria di Giovanni Bellini da cui il giovane Lorenzo sembra trarre ispirazione in particolare per la figura di San Girolamo, anche se svolta di profilo insieme a quella di San Pietro diversamente dei corrispondenti santi della pala belliniana. La percezione spaziale dell'opera nonché il rapporto che legava la tavola con la lunetta superiore risulta modificata dalla perdita della cornice originaria eseguita nel 1507, a cui venne sostituita quella odierna più magniloquente che sembra di stile tardo cinquecentesco. Secondo quello che sarà una caratteristica di tutta la sua pittura i personaggi raffigurati esprimono un'intensa emozionalità come si vede nello scambio di sguardi tra Cristina, che ha in mano la macina di mulino con cui venne torturata, e il Bambino benedicente che con la mano sinistra regge un cardellino. Tale uccello era tradizionalmente connesso al tema della passione in quanto si sarebbe macchiato il viso di rosso estraendo le spine della corona di Cristo in croce. Particolare attenzione è data alla luce che filtra dall'apertura sul lato destro soffermandosi su tutta una serie di dettagli descritti con straordinaria finezza ottica. Questo è uno degli aspetti che evidenziano la vicinanza di Lotto alla pittura nord europea, ad artisti come Albrecht Dürer che proprio in quel periodo si trovava a Venezia. Da notare ai piedi della Vergine il bellissimo tappeto, un oggetto che ricorrerà spesso nelle opere dell'artista. Nella lunetta superiore, con le figure in una scala leggermente più grande rispetto a quelle sottostanti, l'immagine del corpo di Cristo sorretto dagli angeli è di straordinaria intensità drammatica.



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